Quando uno crede di aver visto e sentito di tutto
nella vita, arriva l’inaspettato per ricordarti che qualcosa può ancora
succedere…
Antefatto: mia sorella, in seguito al mio
trasferimento a Verona, decide di regalarmi in occasione del compleanno un
coupon per ben cinque mise en forme presso un Hair Stylist – Look Maker.
Ora concentratevi e non perdetevi. Anzitutto non
definitelo banalmente parrucchiere, io l’ho fatto e si è offeso, un look maker,
lo dice la stessa traduzione dall’inglese, ha il compito di studiare l’immagine
per te adatta, cercando soluzioni per valorizzare i punti di forza e
minimizzare i difetti.
A me ovvio non poteva capitarne uno normale.
Riporto quanto scritto sulla presentazione del foglio di prenotazione: “… ha
frequentato le più conosciute pedane e le più grandi scuole nazionali ed internazionali (francesi, inglesi, americane)
per raggiungere così i più alti vertici di haute coiffeure. Può definirsi il
primo new age hair stylist eventista di immagine (...) La sua image room è a
tutti gli effetti il primo centro di terapia piramidale new age capillare del
Triveneto”.
Decido di andare sul sito internet per capire
meglio, terapia piramidale capillare? Neanche a dirlo che digitando su Google
queste informazioni non è uscito nulla, se non il nome del suddetto che postava
all’interno di una community le indicazioni per trovarlo ed un commento di un
altro utente che, devo confessare mi ha fatto morire dal ridere, replicava: “
La risposta è dentro di te. E però è sbagliata”! ( Forse le nuove generazioni
non conoscono il culto di Quelo e del profeta - Corrado Guzzanti- che lo rese
famoso nel programma Pippo Chennedy Show nel lontano 1997).
Non perdiamo il filo. Una volta trovato il sito la
mia speranza di chiarirmi le idee è svanita in un attimo, mi si è aperto ancora
di più un vuoto nella mente.
“Le energie che noi troviamo all'interno di una
piramide, sono scientificamente riconosciute anche se inspiegabili.
Personalmente, dopo anni di studio, di prove, di esperimenti, posso dire di
avere trovato delle applicazioni di piramidologia che assieme alla mia arte,
non soltanto rendono il capello diverso, ma con particolari proprietà che lo
rendono unico”. Non voglio mettere in discussione il lavoro degli studiosi nei
secoli che hanno cercato di elevare a scienza le facoltà energetiche e relativi
benefici della forma geometrica “piramide”, piuttosto mi scervello a tentare di
spiegarmi come tutto questo possa essere applicato al capello!
Non rimane che chiamare e prendere un appuntamento.
Me lo da per il giorno stesso, e già questa me la dice lunga su quanti
proseliti può avere questa teoria. La location è suggestiva, uno dei vicoli di
questa bella città, dietro la celebre Arena.
Al momento di suonare il campanello per annunciare
la mia presenza, ho ancora un barlume di fede di aver trovato il mio punto di
riferimento per la mia chioma. Appena mi viene incontro e passo quella porta ho
avuto la ulteriore conferma che una delle mie doti migliori è l’ottimismo.
Un tuffo negli anni 80, anche il televisore con le
videocassette erano testimonianza che in quel posto il tempo si era fermato.
Sono rimasta incantata a guardare il video di una mano esperta che tagliava i
capelli di una giovane ragazza che oggi dovrebbe avere occhio e croce circa
cinquant’anni!
E l’ho vista, lì in angolo: la piramide! Se non
avete mai fatto uno shampoo sotto una piramide credetemi è una esperienza
mistica, l’accortezza è di rimanere con i piedi ben ancorati a terra senza
incrociarli, altrimenti il guru potrebbe alterarsi. Se aggiungi poi due getti di acqua gelida che servono a riattivare la circolazione potresti arrivare ad avere le visioni.
Poi siamo passati alla parte studio dell’immagine.
Ne sono uscita devastata: sono una disiquilibrata
yang (avete presente lo yin e lo yang della filosofia cinese?), che ho il cuio
capelluto che è una vera schifezza e che andrebbe purificato bevendo un litro
di acqua e limone al giorno, e, per finire, che il mio “best side” è la mia parte destra, perché a sinistra ho le borse
sotto gli occhi e sono gonfia e quasi calva.
Io non so cosa mi abbia dato la calma, magari ha
anche ragione, ma un approccio più morbido lo avrei gradito.
Trovavo addirittura divertente il fatto che si
vantava come massimo esperto di qualsiasi materia, dalla chimica alla
giurisprudenza, e io che, invece, avevo messo su un velo di umiltà facendogli
pensare di capire poco di quello di cui parlava.
L’inglese che snoccialava ogni tanto con un “Do you
understand?” o un “Purification, darling!” mi avevano portato in una situazione
sempre più surreale, del resto lui teneva a precisare che si pubblicizzava come
INTERNATIONAL perché aveva girato il mondo “non è un caso eh?”.
Ho ancora 4 sedute, sono uscita con una immagine
totalmente rivisitata. Mi ha spostato la frangia a sinistra per esaltare il mio
best side!