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domenica 22 marzo 2015

"Ma nove per nove farà mai ottantuno?"*... In Toscana l'ottava meraviglia!

Improvvisamente ti sembra di essere arrivato a Frittole, "nel 1400 quasi 1500", controlli se in tasca hai almeno un fiorino nel caso qualcuno urlasse "Cosa portate?"
Strade strette, case in pietra, ville seicentesche e un'antica torre di segnalazione; chi arriva a Sant'Andrea di Compito ha la sensazione di essere entrato in un'altra epoca. Allontanandosi da Lucca verso la campagna, non distante pure da Pisa, quello che è ormai conosciuto come il Borgo delle camelie è un agglomerato di poche abitazioni, un forno,  forse un paio di ristoranti. Il segnale del cellulare che a volte ti abbandona, il rintocco del campanile a scandire le ore, un silenzio irreale ed ecco che per molti questo potrebbe essere un vero paradiso terrestre. Per me lo è stato.
Nella mia vita ho avuto la fortuna di conoscere posti belli e posti brutti, i secondi ti danno l'esperienza necessaria per apprezzare ancora meglio i primi. Complice un casale meraviglioso trovato per caso, la buona compagnia, il piacere di respirare aria pura e di camminare senza la percezione del tempo che scorre, potrei definire quella a Sant'Andrea la vacanza perfetta. Dovete fidarvi perchè ho le stellette di Tripadvisor incorporate e solitamente non sbaglio un colpo!
Non avrò girato il mondo come Stefanos Haggioannou, il proprietario della Dimora delle Camelie, ma so come lui quali sono i luoghi che meritano almeno una sosta, e lui del resto qui ha deciso di mettere radici. Ha rimesso a nuovo un rudere per decidere, con grande generosità, di trasferirsi nella depandance a fianco e destinare il nucleo principale all'accoglienza degli ospiti che spesso si trasformano in amici.
La Dimora delle Camelie
Non lasciatevi confondere con altre strutture dal nome simile, anche se non ho avuto modo di vederle, posso affermare che la Dimora è unica, una residenza con ogni genere di comfort. Reduce da gli ultimi due anni trascorsi a dover accettare ogni genere di condivisione, scoprire di trovarmi in una struttura con altre dieci persone, nonostante di famiglia, e avere ognuno nella sua stanza un bagno personale per me è vero lusso.


A ognuno il suo bagno e il suo colore!
Lasciare le proprie camere, cucinare insieme e ritrovarsi tutti in una grande tavolata è un piacere senza eguali, mentre nella stanzetta a fianco il camino continua a bruciare legna. Noi ci siamo scatenati fino alle tre del mattino in giochi di società, gioco dei mimi e spaghettate aglio, olio e peperoncino per sedare la fame. Tutte quelle cose che in albergo non puoi fare e che puoi concederti solo se riesci a trovare una casa che ti faccia sentire a casa! Credo di esserci riuscita e posso così consigliarla a chi ha le mie stesse esigenze e lo stesso concetto di riposo e svago.
A marzo poi questa zona diventa ancora più bella e suggestiva. E' già iniziata, ma avete ancora una settimana di tempo per organizzarvi, la Mostra Antiche Camelie della Lucchesa. L'anno scorso ha tagliato il traguardo dei 25 anni e quest'anno si propone di attirare più turisti puntando sulla nuova tendenza all'ecoturismo: la riscoperta degli spazi verdi e incontaminati. Oltre agli appuntamenti consueti che porteranno i gitanti a esplorare ville e giardini del Borgo delle Camelie,  la mostra del fiore reciso e del Camelieto, sono previste in aggiunta, in collaborazione con il Giappone, cerimonie del e iniziative dedicate all'Ikebana ( arte nipponica della disposizione dei fiori recisi - ikebana letteralmente vuol dire "fiori viventi").

Per chi si chiedesse quali sono le camelie...
Per l'estate, invece, per chi vive di romanticismo ed è vicino al grande passo, con l'evento " Mi sposo in Villa" potrà scegliere una location da sogno senza spendere cifre assurde.
Non resta che mettersi in macchina e usare i miei consigli come La Bibbia, per i ringranziamenti in separata sede!



VOTAZIONE

DIMORA delle CAMELIE  1/5

(Adoro i bagni all'inglese!)

 INFORMAZIONI:

www.luccadimoracamelie.it ( Sul sito troverete foto, informazioni aggiuntive e contatti)


* Cit. Ora voglio vedere chi non ha riconosciuto una delle celebri ed esilaranti battute di Non ci resta che piangere.