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lunedì 15 dicembre 2014

WWW: WC - WATCHING - WORLD. Ricordi di viaggi lontani. DUBAI e le sue toilette lussuose...

Lusso. Sfrenato. Irreale. Queste le prime considerazioni quando arrivi a Dubai. Sembra di entrare in un mondo fantastico, il set di un film futuristico e visionario; ti senti completamente spaesato. Ingegnosi. Trasformare un deserto, un posto dove in origine c'era un villaggio di pescatori dediti alla loro attività nelle acque del Golfo Persico, in una scintillante e iconica mecca per tutti quelli che amano fare un tuffo nella finzione. Si, perché qui tutto è artificiale, dagli arcipelaghi che riproducono (per chi può osservarli dall'alto) un albero di palma o le sagome dei continenti, ai giardini  e  parchi divertimento a tema dove si può addirittura sciare quando fuori le temperature sfiorano i 40°. Vi sembra impossibile?  Posso assicurarvi che esiste e si trova all'interno del Mall of Emirates, uno dei centri commerciali, non il più grande, presente nell'emirato. 
CALDO fuori, FREDDO dentro!
Tre piste da sci, una da slittino, uno snowpark per bambini, una baita dove gustare cioccolata calda davanti un bel camino acceso, ovviamente finto! Del resto quando non si può godere di montagne innevate perché arrendersi e non riprodurle? Questa sembra essere la filosofia di base che ha portato alla costruzione, che non si ferma, dei numerosi edifici e delle relative attrazioni. 
Dubai MALL
Las Vegas in confronto roba da principianti. E se proprio a Las Vegas si rimane colpiti dallo spettacolo delle fontane dell'Hotel Bellagio, la stessa società che le ha progettate, qui a Dubai, ha dovuto esagerare: uno show di 6.600 luci, 50 proiettori colorati e getti d'acqua fino a 150 metri sotto il Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo con i suoi 828 metri e 163 piani, e a ridosso del Dubai Mall, il centro commerciale più grande del mondo per l'area totale occupata.  
All'interno di quest'ultimo nessuno manca all'appello, i luxury brand italiani ci sono tutti: Valentino, Ferragamo, Gucci, Dolce e Gabbana, Bottega Veneta, Fendi, Versace... In buona compagnia del top del settore francese: Chanel, Dior, Givenchy, Yves Saint Laurent, Louis Vuitton e Christian Louboutin dove davanti alla vetrina tutta tempestata di pietre preziose mi sono soffermata con la speranza di vedere qualche zero di troppo sui prezzi esposti!

Bagno tipico di un qualsiasi centro commerciale
Tre sono le condizioni principali per far riuscire un viaggio a Dubai: 1) non andare in luglio e agosto quando il caldo rischia di scioglierti; 2) controllare che il periodo scelto non coincida con quello del Ramadan, durante il quale per rispetto dei fedeli islamici non ci si deve far vedere mangiare e bere in pubblico dalle prime luci dell'alba fino al tramonto. In alcuni hotel i turisti possono far colazione e pranzare, ma, credetemi, non è piacevole farlo quando ti senti osservata come se ti avessero preso in flagrante a rubare; 3) è necessario, come si dice in gergo, avere il portafogli gonfio o accompagnarti a qualcuno che lo abbia. Di queste io non ne ho osservata neanche una! Costretta a scegliere come periodo la seconda metà di luglio mi sono trovata a dover lottare con caldo e fame, e accompagnandomi a un'amica che solo lì ha scoperto che il suo bancomat non era valido all'estero, dovendo provvedere per due tutti i miei propositi su uno shopping selvaggio sono miseramente morti!  
Meglio così, sinceramente non potevo permettermi molto.
Io può!
Unico lusso che mi sono concessa è stato alloggiare in un hotel a 5 stelle con SPA, e tra manicure e massaggi agli oli essenziali sono rinata! 
Mi sono sentita una regina quando entrata nel bagno della camera ho visto sulla vasca da bagno fare bella mostra non la solita paperella di gomma, ma la riproduzione di uno yacht. Immersa nell'acqua e tra tanta schiuma abbiamo preso il largo insieme...
Confesso di essere stata contenta di essermi levata lo sfizio di questo viaggio, se non si fossero presentate le circostanze giuste per farlo non ci sarei mai venuta, lo affermo per una certezza, dapprima un pregiudizio poi confermato: luoghi del genere alla fine ti lasciano poco dentro. Se non fosse stato per la visita al souk, unico aspetto del passato che sopravvive, dove sei avvolto dagli odori delle spezie e dai colori dei tessuti, tutto il resto è talmente vacuo che seppur ti colpisce all'inizio, al momento della partenza non ti lascia nessun rimpianto. Al ritorno, anzi, apprezzi ancora di più le bellezze naturali che hai la fortuna di poter godere in un Paese come il nostro che neanche l'ingegno sarebbe in grado di riprodurre.


VOTAZIONE:

Dubai MALL: 1/5





HOTEL THE ADDRESS DUBAI MARINA: 1/5

 (il set cortesia non era all'altezza!)